Fino ad allora era sempre stata una madre perfetta. All'improvviso però da Doctor Jekyll, si è tramutata in Mister Hyde, o meglio Miss Hyde, ed ha ucciso tutti i suoi cinque figli tagliando loro la gola. Protagonista di questa atroce tragedia familiare, una donna belga di 42 anni, Genevieve Lhermitte, residente a Nivelles, una piccola cittadina vicino Bruxelles.
Un anno fa, la 42enne comprò due coltelli in un supermercato, preparò la cena di addio per la famiglia e dopo aver chiuso la porta iniziò il massacro: uno alla volta, chiamò i suoi figli, quattro ragazze e un bambino, tra i 3 e i 14 anni, chiedendo di andare nella sua stanza. Tutto lontano dal padre, Bouchaid Moqadem, che si trovava in Marocco in visita ai genitori. Uno alla volta, tutti uccisi. Dopo la carneficina, la telefonata alla polizia, prima di tentare il suicidio conficcandosi il coltello nel petto. Interrogata, disse di sentirsi disperata da sola a casa senza suo marito: il giudice svelò poi che il ruolo di Genevieve come madre e come moglie era a dir poco «disturbato» dalla presenza di un medico, Michael Schaar, che viveva con la famiglia ed era considerato dal marito quasi come un padre, mentre in realtà - dice la donna - Schaar era innamorato di suo marito. «Viveva con noi, anche in luna di miele ha voluto essere con noi e dormiva nella nostra stanza - disse la donna in tribunale - per fare l'amore con mio marito dovevo aspettare che andasse a dormire, per avere un po' di privacy». Una delle figlie uccise, la 13enne Nora, fu massacrata nel bagno che solitamente usava Schaar. «L'ho fatto apposta, volevo colpire lui perché Nora era la sua preferita». La maggiore delle sue figlie, Yasmine, 14 anni, essendo troppo grande per essere semplicemente accoltellata, fu prima bendata, attirata con l'inganno e colpita in testa con un tavolo di marmo.
Nei giorni precedenti la strage, Genevieve aveva cercato di prendere appuntamento con il suo psichiatra, che però non era disponibile per un appuntamento. Dopo aver divorziato da suo marito perché «non capiva i nostri problemi», la donna ha detto: «Soffrirò per tutta la vita. Questa è la mia più grande punizione».
http://www.leggonline.it/articolo.php?id=12876