Azshalther Twilight

Non è passato parecchio tempo dall’ ultima guerra e dal mio risveglio, uno dei druidi dell’unghia risvegliati da Tyrande insieme a Malfurion…
La guerra è stata dura, difficile, dove parecchi di noi hanno perso tutto ciò che avevano.
Ah, scusate se non mi sono presentato… il mio nome è Azshalther Twilight
e sono nato a Moonglade, terra dei druidi.

La mia memoria risale a parecchi anni fa, risalente gia a parecchi anni prima della Guerra degli Antichi. Sono stato cresciuto per essere un druido, dallo stesso Furion Stormrage, a quell’epoca solo un giovane studioso di arte druidica, che mi insegnò tutto sulle tecniche di Combattimento Selvaggio, il cosiddetto Feral Combat per gli umani.
Crebbi, avendo gia appreso le basi delle tecniche, quando, stando alla storia, Sargeras aveva percepito i flussi di energia del Pozzo dell’Eternità causati dall'uso sfrenato del suo potere.
In lui sorse il desiderio ossessivo di impadronirsi di quella fonte di energia.

Agì così sulle le menti e i cuori di coloro che lavoravano sul Pozzo e della stessa Azshara, la nostra regina del tempo, e li Costrinse, a loro stessa insaputa, a venerarlo e ad amarlo come loro dio finché fossero vissuti. Ordinando poi loro di raddoppiare, triplicare i loro sforzi (già immani), disse loro di aprire un portale per i suoi servi ( che altri non erano se non la Legione Ardente) affinché questi ultimi potessero aiutarli a realizzare la sua venuta e il loro sogno di purificazione. Dopo appena qualche giorno, grazie al forte potere di persuasione di Sargeras, il portale fu grande abbastanza per far passare i demoni, ma non per far passare Sargeras. I demoni irruppero nel mondo di Azeroth, devastando ogni cosa che trovavano e mettendo in fuga tutti coloro che si trovavano per mala sorte sulla loro strada .

Solo acuni iniziarono ad Opporgli resistenza, in un gruppo capitanato dai Gemelli Stormrage, da Cenarius il semidio, e dai cinque aspetti dei draghi. Entrai in questo gruppo, con in cuore la speranza di fermare la regina nei suoi piani, ai nostri occhi a dir poco spaventosi.
Nonostante diversi problemi che ci si sono parati davanti, riuscimmo a respingere i Demoni alla capitale, dove si trovava il Pozzo e, arrivati li, vedemmo una scena a dir poco raccapricciante: la regina e i suoi aiutanti erano sopra un picco che recitavano le loro formule, e sotto di loro c’era il Pozzo, ora verde e più grande di prima. Tra le esalazioni si stagliava già l'ombra di Sargeras. Incominciò così una violenta battaglia, la più dura di tutta la Guerra degli Antichi, che si concluse con la distruzione del Pozzo dell'Eternità.

Quell’esplosione causò diversi danno al mondo: il continente di Kalimdor non fu piu lo stesso, ormai diviso in 3 parti che ora tutti conoscono con Eastern Kingdom, Northrend e Kalimdor, l’unica parte ad aver mantenuto il nome originario, ci furono nuove creature di ogni tipo. Io miracolosamente fui uno dei sopravvissuti alla “Frattura”. Occupammo poi le terre che tuttora sono sotto nostro controllo. Ci furono poi altre piccole vicissitudini che ora non vi sto a raccontare fino a quando la completa alleanza con la natura degli Elfi della Notte fu simboleggiata dall’Albero del Mondo, nato dall’energia rimanente del vecchio pozzo che ci donò un unione ancora più profonda con la natura, in particolare con le piccole creature invisibili come i parassiti che garantiva l'immunità alle malattie a tutti noi Elfi della Notte. Esso aveva però bisogno di essere accudito nel Sogno di Smeraldo per sopravvivere, e così tutti noi druidi, insieme a Furion, era ora il più potente e il capo di tutti i druidi Elfi della Notte, accettammo un patto con Ysera secondo cui avremmo dovuto dormire e consegnarci al Sogno di Smeraldo finché non ci fosse stato di nuovo bisogno di noi su Azeroth.

Passarono cosi 10.000 anni circa, passati come pochi secondi, quando ci ritrovammo Tyrande che invocava il nostro aiuto, per una nuova battaglia contro la Legione Infuocata, una guerra iniziata questa volta da un giovane Principe Umano corrotto, Arthas di Lordaeron, comandato dal malvagio Archimonde, che puntava Monte Hyjal, per impossessarsi dell’albero. Iniziammo cosi una nuova guerra contro la Legione, conclusasi con una nostra nuova vittoria.

Ancora mi ricordo le parole del mio maestro, quando, dopo l’ultima guerra, mi ritrovai con un forte senso di colpa per aver fatto del male a nuovecreature... esseri viventi che non meritavano quella sorte:

“Il tuo problema, Azshalther, è che tendi ad esagerare. Respiri troppo profondamente, per questo ti senti quasi soffocare. La vita è un po’ come una pipa…una volta accesa finisce presto in un soffio di fumo. Quando provi a trattenerlo respirandolo troppo in profondità, il fumo comincia a riempire i polmoni, capisci? Più passa il tempo, più i polmoni diventano neri, e diventano il tuo peccato.”
Il Sommo Druido si incammina, ma prima mi lanciò in regalo la sua Pipa, monito che secondo lui mi sarebbe servito a ricordare le sue parole. Prima di andarsene però mi ricordò una cosa fondamentale:
“ Azsh, ragazzo mio… a questo mondo non esiste essere vivente che non puzzi di sangue. Quell’odore di sangue che senti ogni giorno è il sangue vivo che scorre all’interno del tuo corpo”


Alla fine della guerra ho capito che non c'era nessun senso a combattere battaglie non mie, e quindi decisi di seguire il sentiero che già avevo intrapreso, quello della vita selvaggia in mezzo alle foreste, a stretto contatto con la natura,combattendo sotto il nome delle freccie d'argento, che però permettevano effettivamente di continuare a combattere per me stesso

Partì per un viaggio e gli incontri che feci furono moltissimi… Altri elfi alla ricerca di conoscenza, sia come la mia che in differenti maniere, umani che con la loro breve vita puntano al potere e tante altre cose.
Un fatto che mi accadde durante questo viaggio fu a dir poco sconvolgente…
Da poco avevo ripreso pieno controllo dei miei poteri, uno dei druidi piu forti che il Kalimdor avesse mai conosciuto quando, per un assalto da parte di alcuni incauti briganti, mi ritrovai a combattere contro di loro, trasformato nel Sacro Orso, convinto che avrei potuto batterli in pochissimo tempo.
Mentre combattevo contro di loro però, sentivo la mia volontà scomparire lentamente, ogni colpo che infierivo ai loro corpi… La furia mi stava possedendo, rimasta latente in me per più di diecimila anni. A nulla valsero gli sforzi dei miei Amici che mi credevano ormai perso.
Solo L’intervento di uno di loro, Eteranthil, riuscì a placare la mia Furia, costringendomi ad entrare in una trappola preparata apposta per me. Questa Trappola era un cerchio contenitivo di magia curativa e naturale, nella speranza mi riportasse tra loro. Così accadde, dopo 15 giorni rinchiuso in questa nuova prigione, ma per mia sfortuna nel tornare normale persi tutti i miei poteri, dovendo cosi iniziare il mio cammino dall’inizio.
Cosi mi ritrovo di nuovo ad imparare cose gia conosciute, ma allo stesso tempo nuove, in quanto infuse da una nuova coscienza… quella di riuscire ad avere pieno controllo sulla Furia, trasformandola di Energia Benefica e soprattutto controllata. La mia Nuova vita ha ormai questo Scopo…

Complimenti Thrillmar, davvero un bel racconto....
Spero che ci farai il piacere di postare qualcun'altro dei tuoi racconti ^_^

Ah...il caro "vecchio" Azshalter...