E' salito a 18 morti in Francia e Spagna il bilancio delle vittime dopo il passaggio ieri di una tempesta con venti fino a 190 chilometri orari. Ingenti i danni.
Francia
In Francia, dove si contano sei morti, tecnici portoghesi, tedeschi e britannici danno man forte agli oltre mille elettricisti al lavoro per ripristinare le linee in piu' di un milione di case rimaste senza luce.
Sono stati riaperti gli aeroporti di Bordeaux e Tolosa, mentre si registrano ancora problemi nei collegamenti ferroviari. Il presidente Nicolas Sarkozy, in visita nelle zone disastrate, si e' detto soddisfatto per l'opera di soccorso: "Abbiamo imparato la lezione del 1999", ha detto riferendosi alla tempesta che colpi' il Paese causando quasi cento morti. Sarkozy ha chiesto all'esercito di intervenire per accelerare il ritorno alla normalita'. La tempesta non e' stata l'unica emergenza del fine settimana: sul versante francese delle Alpi infatti, tre distinte valanghe hanno causato la morte di cinque alpinisti, tre giovani impegnati in un fuori pista ed una coppia di cinquantenni.
Spagna
Spagna ancora sotto choc, dopo il crollo ieri di un centro sportivo a Sant Boi de Llobregat, alla periferia di Barcellona, che ha causato la morte di quattro bambini. La stella spagnola dell'Nba, il giocatore dei Los Angeles Lakers Pau Gasol, originario della cittadina si e' detto "affranto". La tempesta ha causato nel complesso dodici vittime nel Paese. Migliaia di case sono rimaste senza luce in Galizia e Catalogna.
Le autorita' devono fare i conti anche con l'imponente incendio divampato in una foresta nella provincia di Alicante (sud-est), scatenato dal crollo di palo dell'elettricita', abbattuto dal vento che soffiava con raffiche fino a 110 chilometri orari. Circa quattordicimila le persone evacuate. Il ministero della Difesa ha ordinato l'impiego dei militari per supportare l'azione dei vigili del fuoco.
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