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 Vicenda Gheddafi: arresto Hannibal illegale, rapporto Tripoli

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Abraxas

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MessaggioTitolo: Vicenda Gheddafi: arresto Hannibal illegale, rapporto Tripoli   Vicenda Gheddafi: arresto Hannibal illegale, rapporto Tripoli Icon_minitimeDom Dic 28, 2008 1:28 pm

L'arresto a Ginevra di Hannibal Gheddafi - uno dei figli del colonnello Muammar Gheddafi - e di sua moglie Aline è "illegale". È quanto afferma, stando alla Libia, il comitato ad hoc indipendente istituito per trovare una soluzione alla crisi tra i due Paesi. Se Berna non riconosce i risultati dell'inchiesta, Tripoli minaccia sanzioni più severe, afferma una nota pubblicata ieri sera dal ministero degli affari esteri libico senza specificare oltre.

La Libia ha detto che i due paesi hanno deciso di istituire una commissione indipendente d'inchiesta sui fatti. Il primo a rivelarne l'esistenza è stato, mercoledì dalle pagine del quoitidiano romando "Le Temps", l'avvocato ginevrino Charles Poncet, che difende gli interessi del governo libico.

Il ministero degli affari esteri libico ha aggiunto che "la commissione ha quasi completato le indagini permettendo di stabilire l'illegalità della detenzione di Hannibal Gheddafi, ma la Svizzera cerca di nascondere la verità". "I fatti sono ormai chiari e mostrano un abuso di potere e una violazione delle procedure legali da parte della polizia di Ginevra, ma la controparte svizzera tenta di pubblicare un rapporto finale che salverebbe la faccia delle autorità elvetiche", afferma il ministero.

I coniugi Gheddafi erano stati arrestati lo scorso 15 luglio a Ginevra su denuncia di due domestici, che li accusavano di maltrattamenti. La querela è stata ritirata in settembre, contro un risarcimento in denaro, ma la crisi nei rapporti tra Svizzera e Libia non è ancora rientrata. I due Paesi hanno avviato trattative "difficili" ma che tuttavia continuano, ha detto mercoledì all'ATS una portavoce del Dipartimento federale degli affari esteri (DFAE).

Stando all'avvocato Poncet, "le autorità libiche ritengono che la Svizzera non abbia rispettato il proprio diritto nei confronti del cittadino libico Hannibal Gheddafi": durante l'arresto a Ginevra il figlio del colonnello e sua moglie "non hanno subito potuto contattare le autorità consolari e ciò è contrario alla Convenzione di Vienna" sui rapporti diplomatici.

Dalla pagine di "Le Temps", l'ex consigliere nazionale liberale afferma che un comitato ad hoc indipendente si è riunito sette volte in agosto e settembre alla sede dell'ONU a Ginevra, con l'assenso di Berna, per tentare di risolvere la crisi. Stando al quotidiano, il comitato è composto di due giuristi, tra cui lo svizzero Lucius Caflisch, ex giudice alla Corte europea dei diritti dell'uomo, eletto nel 2006 nella Commissione del diritto internazionale delle Nazioni Unite. Sempre secondo "Le Temps", i giuristi devono emettere raccomandazioni che i due paesi si impegneranno a seguire. La portavoce del DFAE non ha voluto esprimersi sull'esistenza e i compiti del comitato.

Il leader libico Gheddafi esige scuse ufficiali dalla Svizzera per i metodi utilizzati dalla polizia ginevrina contro il figlio e la nuora. Ultima misura di rappresaglia: la compagnia aerea Swiss (per altro di proprietà della tedesca Lufthansa) è stata costretta domenica a sopprimere il solo collegamento settimanale che ancora aveva con Tripoli. Inoltre, i due cittadini svizzeri accusati di infrazione alla legge sull'immigrazione sono sono ancora autorizzati a lasciare il paese africano.

Oltre a ciò, la Libia ha già indicato che potrebbe ritirare i propri averi depositati nelle banche elvetiche (stimati a otto miliardi di franchi). Le relazioni economiche con la Svizzera sarebbero interamente riviste e le forniture di petrolio potrebbero venir sospese.

Alcuni diplomatici, secondo quanto scrive la Reuters, ritengono che l'ala dura dei sostenitori di Gheddafi voglia mantenere aperto il contenzioso con la Svizzera nel quadro di una presunta lotta di potere con i riformisti.



http://www.ticinonews.ch/articolo.aspx?id=100115&rubrica=15
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